Questo
Post è una mia traduzione di un ‘Post’ scritto e pubblicato sul suo Blog da James
E. Frey membro del Rito York di Oak Lawn un comune nella contea di Cook nello Stato dell'Illinois, e
32° del Rito Scozzese. Tocca un aspetto molto particolare dell’esoterismo
massonico e di diversi Riti che da esso promanano.
"Ti prego, o re. Ascolta ciò che è accaduto a tutto ciò che tuo figlio possiede. Dopo che abbiamo terminato il nostro lavoro al Tempio di Dio, dopo il tramonto, quando mi sono sdraiato per riposare, uno dei demoni malvagi viene e mi porta via la metà della mia paga e la metà del mio cibo. Poi mi prende anche la mano destra e mi succhia il pollice. Ed ecco che la mia anima è oppressa e il mio corpo si assottiglia ogni giorno di più" (Testamento di Salomone, v4). Fratelli, uno dei principi del sistema massonico è la continua riflessione su noi stessi. Dobbiamo riesaminare chi siamo moralmente e psicologicamente. È questo costante aumento della comprensione del nostro sé che ci fa affrontare la nostra ombra archetipica e sconfiggere gli aspetti negativi del sé. Questo aspetto è ben rappresentato dall'archetipo della saggezza nel sistema massonico, Re Salomone. Re Salomone è interessante perché le sue caratteristiche archetipiche si ritrovano in tutte le culture mediterranee. Secondo l'Antico Testamento, Re Salomone fu incaricato di costruire il Tempio che prese il suo nome ed era conosciuto come il più saggio di tutti gli uomini. Nella tradizione islamica Salomone è considerato un profeta e un rappresentante di Allah. Ma c'è un lato nascosto di Re Salomone, un lato che è stato messo in ombra dal mito occidentale, proprio come noi nascondiamo gli aspetti più oscuri di noi stessi. Nella tradizione cristiana esiste un mito a parte che racconta di Salomone non solo come un re saggio, ma anche come un mago operativo molto potente. Questa tradizione è raccontata nel grimorio del XV secolo Le Chiavi Maggiori e Minori di Salomone e nel Testamento di Salomone, un testo cristiano risalente al I e al V secolo d.C. circa. Sebbene l'autore di questi testi occulti sia sconosciuto, la leggenda vuole che si tratti del resoconto segreto di prima mano di Salomone stesso. Il Testamento di Salomone affronta una varietà di temi astrologici e magici che fanno addirittura da ponte tra la mitologia greca e la teologia cristiana. Il libro parla di vaste legioni di demoni, spiriti evocatori e anelli magici. La leggenda inizia con un giovane caro al re Salomone, che un giorno viene attaccato da un demone di nome Ornias, il quale usa i suoi poteri demoniaci per succhiare la vitalità e la vita dallo spirito del giovane. Alla notizia, Salomone convoca l'arcangelo Michele attraverso una pratica magica. Secondo la Chiave minore di Salomone, questa pratica magica era nota come Almadel, che è il modo in cui Salomone avrebbe ricevuto la saggezza dagli angeli. Michele arriva dal re turbato e gli consegna un anello magico con la stella a sei punte, o sigillo di Salomone. Con questo anello Salomone ottenne il potere di evocare demoni e spiriti, usando la sua volontà per controllarli e comandarli. Salomone prese quindi il controllo su Ornias, che si introdusse nel principato demoniaco di Beelzebul, attribuendo a Salomone il potere sulla legione di demoni. Secondo la Chiave Minore di Salomone dell'Ars Goetia (Arte Magica), ci sono 72 demoni che sono simili agli angeli caduti descritti nel Libro di Enoc, che si ribellarono a Dio perché desideravano le figlie dell'uomo. È importante notare che questi angeli caduti hanno anche portato per primi la stregoneria e le arti magiche nel regno materiale. Beelzebul rivela di essere stato un angelo di alto rango prima della caduta. Furono i quattro arcangeli Michele, Raffaele, Gabriele e Uriele a scendere con i loro 72 angeli dell'Almadel e a cacciare i demoni ribelli dalle quattro torri di guardia dell'universo. Con il re Salomone al comando dei 72 demoni, egli ordina loro di aiutare nella costruzione del Tempio. È qui che la leggenda della Goetia (Magia) e il sistema massonico iniziano a incontrarsi. I collegamenti della Magia si trovano in vari luoghi del sistema massonico, ma spesso sono nascosti in modo che solo al vero iniziato sia chiara la lettura. I nomi angelici riportati sulla croce delle versioni più antiche del 29° grado di Cavaliere di Sant'Andrea (Rito Scozzese) ne sono un esempio lampante. In nessun altro luogo della tradizione cabalistica o magica si fa riferimento a questi nomi angelici, tranne che nella Chiave Maggiore di Salomone, l'ultimo pentacolo del Sole. Ma questi angeli sono ricordati nella leggenda fenicia, quindi sembra che per capire l'importanza del Testamento di Salomone si debba guardarlo dalla prospettiva teologica del tempo. Questo libro opera come un modo per reinterpretare gli dei pagani di varie culture e rielaborarli nei ruoli dei demoni. Credo che re Salomone sia stato scelto dai cristiani come il Maestro Mago a causa del suo stretto rapporto con il culto di divinità pagane per compiacere le sue numerose mogli straniere. Secondo i testi talmudici e il Libro di Tolbit, Re Salomone si trovò presto faccia a faccia con il re dei demoni Asmodeo. Asmodeo è noto per aver ingannato Re Salomone carpendogli il suo anello del potere, che poi gettò in mare dove fu inghiottito da un pesce. Questo permise alle legioni di demoni sotto il potere di re Salomone di sollevarsi contro il re. Asmodeo cacciò quindi il re a 400 miglia da Gerusalemme. Salomone visse come un mendicante vagando di città in città, lavorando nelle cucine e facendo lavori forzati. Gli antichi rabbini sostengono che si trattò di una punizione divina per il fatto che Salomone adorava divinità straniere. Anni dopo, mentre passeggiava in un mercato, comprò un pesce per la sua cena, lo stesso pesce che conteneva l'anello magico nel suo ventre. Re Salomone torna quindi a Gerusalemme per scacciare Asmodeo e il suo dominio demoniaco. Si dice che Asmodeo venga ostacolato dall'Arcangelo Raffaele che lo lega. Secondo un racconto che si trova nelle 1001 Notti Arabe, Re Salomone è conosciuto come un maestro dei jinn, e cattura tutti i jinn o demoni in un vaso di ottone e lo sigilla con un simbolo magico e lo getta in mare intrappolando i jinn che aveva evocato per costruire il suo tempio. Questa leggenda è il fondamento delle Chiavi Maggiori e Minori di Salomone. La Chiave Minore di Salomone, o Goetia, è un testo di magia medievale che si prefigge di procurare le tecniche e i materiali necessari per intraprendere il cammino della magia di Salomone. Fornisce indicazioni sulla creazione di cerchi magici e sull'invocazione di demoni e djinn oscuri nella coscienza del mago. Come Salomone, il mago deve liberare il demone dal vaso di ottone e ucciderlo simbolicamente con una spada magica. Come il jinn intrappolato nella lampada magica, il demone può anche esaudire i desideri del mago, ma è una prova di forza per il mago resistere a queste tentazioni ed espellere il demone dalla sua mente. "Gli spiriti della Goetia corrispondono a porzioni del cervello umano. I loro sigilli rappresentano quindi metodi per stimolare o regolare quei particolari punti (anche nell' occhio)". (Aleister Crowley, The Initiated Interpretation of Ceremonial Magic in the Goetia). Se noi, come massoni, guardiamo a questo aspetto in senso filosofico, tutti noi cerchiamo di essere il saggio Re Salomone. Dobbiamo aprire il vaso di ottone della nostra mente inconscia, liberando tutti gli aspetti di noi stessi che non vogliamo far emergere. Ogni demone può essere visto come un aspetto della nostra personalità che teniamo nascosto al mondo. L'obiettivo del mago, con l'aiuto degli angeli e delle armi magiche, è quello di affrontare questi aspetti oscuri e simbolicamente uccidere ed espellere quelle forze dalla nostra natura spirituale, così da purificarla. Questo sistema medievale che alcuni considerano "magia nera" è semplicemente un modo attraverso il quale riflettere sugli aspetti della nostra psiche. Se come individui desideriamo ottenere la saggezza del re archetipico, dobbiamo affrontare l'ombra di noi stessi e i demoni che si nascondono nel vuoto dei nostri incubi. Prima di tentare seriamente di evocare questi demoni, si dovrebbe dedicare un po' di tempo a invocare i 72 angeli omologhi dell'Almadel. L'Almadel è un'esperienza molto illuminante e mette il mago in contatto con gli aspetti della virtù all'interno della psiche dell'individuo. Questo risulta necessario per due motivi: primo, è necessario essere in contatto con la propria forza interiore prima di affrontare i demoni, e secondo, gli angeli dell'Almadel debbono avere un controllo diretto sui demoni del vaso di ottone. L'Almadel è un sistema che implica l'osservare in una sfera di cristallo sopra un altare di cera su cui sono incisi i Santi nomi di Dio. Ricordate che l'invocazione consiste nel richiamare un potere all'interno del vostro spirito e della vostra mente, quindi invocate gli angeli per avvicinarli. Il Mago evocherà i demoni, per portare alla manifestazione ciò che è dentro di sé. Dopo aver stabilito un contatto significativo con le proprie forze angeliche interiori, si è ora mentalmente e spiritualmente preparati ad avventurarsi nell'oscurità del proprio essere. Questo sistema di Alta Magia dovrebbe essere tentato solo da coloro che hanno una formazione magica o sono praticanti esperti di magia cerimoniale. Per chi non è preparato, questo sistema è MOLTO PERICOLOSO e può essere disastroso per coloro che si avvicinano a questo argomento a cuor leggero o con superficialità. Un breve estratto dalla Piccola Chiave di Salomone mostrerà il livello di serietà che questo sistema richiede. "Ti maledico e ti privo di tutte le tue cariche e di tutti i tuoi luoghi di gioia e posizione e ti lego nelle profondità del pozzo senza fondo, per rimanervi fino al giorno del giudizio; dico nel lago di fuoco e di zolfo... ti maledica tutta la compagnia del cielo... che le schiere del cielo ti maledicano, io ti maledico nel fuoco inestinguibile e in tormenti indicibili, poiché il tuo nome e il tuo sigillo sono contenuti in questa cassa, incatenati e legati e saranno soffocati nel solfuro e nella sostanza puzzolente e bruciati in questo fuoco materiale... che è stato preparato per voi spiriti dannati e maledetti e lì rimarranno fino al giorno del giudizio e mai più ricordati davanti alla faccia di Dio che verrà a giudicare i morti e il mondo con il fuoco". " (Chiave minore di Salomone, Libro 1: Ars Goetia) I demoni gotici richiedono una serie piuttosto elaborata di strumenti magici, come una veste magica, una bacchetta, una spada, un cerchio, un anello, un recipiente di ottone contenente i 72 sigilli dei demoni, uno specchio nero all'interno del triangolo magico e un'ottima memoria. Queste evocazioni sono piuttosto lunghe e il rituale magico può durare parecchio, soprattutto quando si è in trance ipnotica, come è richiesto. Per coloro che desiderano semplicemente salutare il proprio sé ombra e fare un po' di ricerca dell'anima, consiglio di trovare uno specchio e di dipingerlo fino a 7 strati di vernice nera, di accendere delle candele in una stanza buia e di guardare nello specchio senza evocare i demoni goethiani. Si tratta di una forma di meditazione simile alle tecniche dello yoga Trataka e può essere molto utile per la scoperta di sé, o semplicemente per spaventarsi. Per coloro che sono interessati a seguire i passi dell'archetipo di Re Salomone, per ottenere la comprensione del sé o la saggezza superiore, con intenti sinceri questo sistema può essere molto benefico e illuminante, persino facilitatore al cambio della vita. Ma per quelli di voi che si dilettano o si avventurano stupidamente in queste cose e liberano gli spiriti del vaso di ottone che Salomone intrappolò tanto tempo fa... beh... come dicono gli antichi Djinn... state attenti a ciò che desiderate.
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