lunedì 5 settembre 2022

Il 32° Grado Scozzese.

 


Frontale di un portafoglio massonico di un 32° Scozzese. Realizzato a mano in pelle nera, porta sul frontale l'emblema dell'aquila bicipide del Rito Scozzese.

Di questo grado così scrive il Porciatti: "proviene dal Rito di Hérédom di cui era il conclusivo con il titolo di Illustrissimo Sovrano Principe   della Massoneria, Gran Cavaliere, Sublime Commendatore del Real Segreto". Nel Rito Scozzese pur diventato un grado prevalentemente amministrativo, conserva integre le sue caratteristiche di Grado Templare evidenziate anche dalla leggenda che lo riguarda. 

La leggenda, così come riportata in un antico Rituale manoscritto conservato negli archivi del G.O. di Francia, si richiama alla formazione di un esercito costituito dagli iniziati di tutti i gradi. Scopo di questo esercito è quello di muovere alla conquista di Gerusalemme per ivi edificarvi il "Terzo Tempio"; esso comprende forze che dovranno concentrarsi nei porti di Napoli, Malta, Rodi, Cipro e Giaffa. Già tre concentrazioni hanno avuto luogo ed altre due devono seguire; ogni concentrazione è ordinata con un colpo di cannone sparato dal Capo che ha il Comando Supremo. Le tre concentrazioni già eseguite si fanno coincidere con l'epoca di tre conquiste della Libertà; alla quinta farà seguito il Regno del "Santo Impero" il " Regno del Mondo" che si confonde con quello della Giustizia. 

Alcuni spunti rivelano una ispirazione cabalistica ed alludono alla Grande Opera.

La divisa del Grado è "Spes mea in Deo est" la mia Speranza è in Dio.

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