giovedì 18 agosto 2022

Salman Rushdie, un crimine contro la libertà.



Il Grande Oriente di Francia, importantissima comunione massonica francese, ha emesso due giorni fa un comunicato di solidarietà, in cui ha riconfermato che "sarà sempre al fianco dei combattenti per la libertà, di cui Salman Rushdie è oggi, in queste tristi circostanze, un simbolo esemplare". Nel condividere pienamente i contenuti di tale dichiarazione ne pubblico la traduzione a beneficio di coloro che intenzionalmente o per sbaglio apriranno questo Post.

L'attacco criminale a Salman Rushdie mette ancora una volta in luce la violenza dell'islamismo quando vuole imporre il suo dogma e non riconosce né la libertà di coscienza né la libertà di espressione. Gli estremisti religiosi hanno sempre voluto imporre a tutti, credenti e non credenti, la sottomissione ad ogni costo. Oggi è l'Islam politico che, per assicurarsi la presa sulle coscienze e il reclutamento di menti fanatiche, vuole diffondere la paura attraverso l'intimidazione, le minacce, l'imprigionamento, la tortura e l'uccisione di donne e uomini che rifiutano di sottomettersi. Islamismo, di cui non dobbiamo mai dimenticare che le prime e più numerose vittime sono le popolazioni di fede o origine musulmana. Lo dimostra la condanna a morte emessa nel 1989 contro Salman Rushdie dall'ayatollah Khomeini, "guida suprema" della Repubblica islamica iraniana e principale responsabile di questo tentato omicidio, la cui viltà è pari solo alla sua abiezione. Una condanna a morte per aver criticato una religione, un'idea, in questo caso l'Islam, e la cui sentenza è stata appena eseguita 33 anni dopo da un fanatico nato 10 anni dopo la sua formulazione. Nessun potere religioso oscurantista ha mai fatto la minima concessione. Per la sua essenza totalitaria e le sue certezze dogmatiche, non può ammettere la libertà di coscienza e i suoi corollari, il dubbio critico, la libertà di scelta, spirituale, filosofica, sessuale o politica, la libertà di cittadinanza, la libertà politica. La libertà di coscienza dà a tutti il diritto di credere o non credere, di praticare una particolare religione, di cambiare o non avere alcuna religione, di essere religiosi, atei, agnostici o indifferenti alla religione. La libertà di espressione comprende il dubbio critico e il diritto all'irriverenza nei confronti dei potenti, siano essi politici, religiosi o altro. Le scelte spirituali e filosofiche individuali sono intime e rientrano nella parità di diritti. In una democrazia, l'unico limite al dibattito delle idee è la sua stessa deviazione quando diventa espressione di rifiuto dell'altro, di odio per la differenza, di razzismo, antisemitismo e xenofobia. Particolarmente legato ai fondamenti democratici della Repubblica, il Grand Orient de France riafferma il diritto essenziale alla libertà di coscienza e alla libertà di espressione, pilastri della vera cittadinanza, dell'emancipazione e dell'autonomia di ogni persona. Il Grande Oriente di Francia sarà sempre al fianco dei combattenti per la libertà, di cui Salman Rushdie è oggi, in queste tristi circostanze, un simbolo esemplare.

Parigi, 16 agosto 2022

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